Framework è un gioco astratto da 1 a 4 giocatori ideato da Uwe Rosemberg, “decorato” da Lukas Siegmon ed edito da Pegasus Spiele in cui cercheremo di incastrare tessere e cornici nel modo più redditizio e soddisfando quanti più compiti ci sia possibile.
Framework è un filler di media durata, che vedrà i giocatori costruirsi un proprio tableau tramite tessere pescate da una selezione casuale. Le tessere potranno contenere compiti specifici, cornici di colori diversi o una combinazione di entrambi gli elementi.
Quando realizzeremo questi specifici task potremo piazzare dei nostri cilindretti sulla tessera, nella speranza di essere i primi ad utilizzarli tutti!
La scatola, di dimensioni ridotte, contiene al suo interno:
Questo è tutto ciò di cui avrete bisogno per affrontare il nuovo puzzle game di Rosenberg, oltre ad una discreta dose di ingegno.
Il gioco è semplicissimo e molto fluido nel suo svolgimento.
Il giocatore iniziale pesca casualmente dal sacchetto tante tessere quante il numero giocatori, più una. Questo sarà il pool tra cui si potranno scegliere quelle da aggiungere al proprio tableau.
Queste tessere dovranno essere collegate ortogonalmente a quelle già presenti nella nostra area di gioco in modo da soddisfare gli obiettivi che possono esservi stampigliati (numero di tessere di un certo colore collate, un numero di cornici di un certo tipo e così via).
Quando si realizza uno o più task, si può piazzare un proprio cilindretto sul tableau per indicare che la “missione” è stata completata con successo.
Il primo che piazza il ventesimo cilindretto, sarà decretato vincitore.
Uwe Rosenberg è un autore che non ha bisogno di presentazioni. Il più delle volte, comprare un suo nuovo gioco anche a scatola chiusa, è comunque una sicurezza.
Anche con Framework, il designer è riuscito a creare un semplice rompicapo che senza bisogno di componenti da urlo, centinaia di token e dozzine di miniature cesellate rapirà la vostra mente con una ottima rivisitazione di un classico posizionamento tessere.
In Framework la componente legata all’alea e la componente strategica sono ben combinate e, soprattutto, bilanciate
La casualità della pesca rende sempre diversa ogni partita. Il gioco ci dà una buona libertà di manovra nel decidere su quali obiettivi focalizzarci. Tutti i task sono ben bilanciati e non si ha l’impressione che vi possa essere una strategia dominante.
Per il tipo di gioco è naturale che vi sia poca interazione e indiretta. Non sarà poi tanto strano, comunque, vedere l’avversario che incidentalmente si prende proprio quella tessera che ci farebbe chiudere una succulenta combo.
Framework, a differenza di altri giochi astratti anche dello stesso Rosenberg, parte “lento”: durante le partite passeranno quattro o cinque round prima che qualcuno riesca a mettere a realizzare il primo obiettivo e posizionare il primo cilindretto. Rotto il ghiaccio, iniziereta a vedere combinazioni realizzabili in ogni dove e lo scoring decollerà in modo quasi esponenziale.
La scalabilità del gioco è ottima: gira bene in due giocatori come in quattro. Aumentando il numero dei contendenti ci sono situazioni in cui il ventaglio di scelta tessere è più ampio. Di contro avremo meno turni a disposizione per chiudere i nostri obiettivi.
Se siete amanti degli astratti o cercate un filler non banale per tenervi sulla corda per una mezzoretta, Framework potrebbe fare al caso vostro.