Taco Gatto Capra Cacio Pizza: il party game anche per due
Oggi vi parliamo di Taco Gatto Capra Cacio Pizza, un filler che è tanto party game quanto 1vs1.
In realtà il sottotitolo sarebbe potuto essere anche:
Taco Gatto Capra Cacio Pizza – un gioco divertente anche solo a nominarlo 🙂
Fate questa prova: ripetete tre/quattro volte mentalmente il nome del gioco e poi proponete a voce alta, fiera e sicura (senza, ovviamente, sbirciare e rileggere il titolo riportato sulla deliziosa scatolina magnetica…):
Ragazzi, facciamo una partita a Taco Gatto Capra Cacio Pizza!
Ci siete riusciti? Credo debba essere presente una qualche minuscola postilla nel regolamento che preveda dei punti bonus se riuscite a non impappinarvi generando la prima occasione di ilarità generale per gli astanti!
Figuratevi poi cosa può succedere nel pieno delirio competitivo della foga del gioco, aumentando spasmodicamente la velocità con cui dovete ripetere il mantra “Taco Gatto Capra Cacio Pizza”.
Vedrete l’apoteosi del caos regnare incontrastata al tavolo.
Un flusso di gioco immediato… con qualche chicca
Problemi di dizione a parte, Taco Gatto Capra Cacio Pizza è un simpatico filler localizzato e portato in Italia da Ghenos Games, che, prendendo a prestito qualche dinamica già nota nei giochi di carte, si arricchisce di alcune chicche.
Ora, oltre a dover ricordare l’ordine corretto di “chiamata”, dirlo in modo fulmineo per non pagar pegno e controllare se la carta malefica sia effettivamente uscita beh… l’aggiunta, così, qua e là, di qualche simpatica carta extra che quando giocata ti obbliga a fare il gorilla di turno battendo i pugni al petto prima di lanciare violentemente la propria manona sopra la pila degli scarti (magari aggiungendo un simpatico e coreografico uh-uh-uh-uh stile king kong) si è rivelato quel piccolo grande valore aggiunto che alza l’asticella dell’engagement.
Un party game anche per un party di… coppia!
Siete tornati a casa dopo una lunga e pesantissima giornata di lavoro. Avete voglia di fare una partita, ma forse, non è il caso di cimentarsi in un interminabile german brucia meningi da due ore. Allora: che fare?
Distribuite una dozzina di carte a testa e iniziate a pestare manate sul tavolo, con buona pace di eventuali incolpevoli inquilini dei piani di sotto.
Questo per dire che, quello che potrebbe sembrare un party game, nella sua disarmante semplicità, funziona benone anche nel testa a testa – uno contro uno.
Vi ritroverete ben presto a scornarvi adducendo le scuse più bieche per tentare di giustificare una manata partita d’impulso… ma con la carta sbagliata.
Normalmente la cosa finisce, almeno per me, in questo immutabile epilogo: Elly riesce a convincermi che dopotutto la marmotta ha il pelo scuro come il gorilla e, in fondo in fondo, è pure simile alla capra… che (voi non lo sapete ma) mangia volentieri sia taco che pizza.
Alla luce di ciò, tutta la pila degli scarti deve ovviamente e sistematicamente, sciropparsela il sottoscritto.
Funziona anche per voi così?
#EploraConNoi
Tobey