Hansa Teutonica Big Box è un gioco per 3-5 giocatori, ideato da Andreas Steding nel 2009 e ora edito dalla Pegasus Spiele in questa rinnova edizione che comprende le varie espansioni precedentemente pubblicate. In Italia è distribuito da Ghenos Games.
Hansa Teutonica è un german asciutto, senza tanti fronzoli e con una ambientazione piuttosto tiepida. Ha però la peculiarità di essere molto cattivo nell’interazione tra giocatori, cosa piuttosto inusuale per giochi di stampo analogo.
È pur vero che il livello di tiri mancini che si possono fare dipende molto da come si affronta il gioco e da quanto ci sia la subdola volontà di mandare all’aria i piani dei nostri avversari, ma quel dolcissimo retrogusto di carognata che possiamo aver messo in atto eleva il livello di soddisfazione, sia che si vinca sia che si perda, a vette inarrivabile per altri german.
Il regolamento, considerato il peso e la profondità del gioco, è tutto sommato semplice da imparare (ma, manco a dirlo, padroneggiarlo è ben altra cosa) – una costruzione e gestione rete che dovremmo cercare di gestire anche in base a quanto faranno i nostri avversari.
Posizioneremo cubi (mercanti) e cilindri (grossisti) sulle rotte commerciali tra le varie città. Una volta occupati tutti gli spazi tra due città, otterremo una ricompensa: sostanzialmente potremo migliorare nostre specifiche abilità od ottenere punti vittoria.
Sulla plancia di ogni giocatore sono rappresentati i vari poteri speciali utilizzabili. Migliorando il livello di questi poteri, guadagneremo contestualmente nuovi mercanti o nuovi grossisti da poter piazzare.
In ciascun turno un giocatore ha due azioni in cui può eseguire una a scelta tra una serie di diverse opzioni. Il numero di azioni di un giocatore può essere aumentato durante il gioco attraverso lo sviluppo di uno dei poteri speciali di cui sopra.
La complessità generale del gioco deriva dalla interazione tra le opzioni. Il ventaglio di decisioni e scelte che ci viene costantemente messo davanti rende il gioco coinvolgente e sempre stimolante.
La chiave di tutto la pura flessibilità del piazzamento mercanti sulle rotte. Nessun luogo è mai veramente nostro o realmente indisponibile. Una parte considerevole della strategia riguarda appunto la gestione delle azioni in termine costi/benefici: una mossa frequente è quella di posizionare uno proprio mercante in una rotta in cui un avversario ha già occupato con due / tre tappe. Ciò viene fatto per obbligare l’avversario a spostare l’intruso: a lui costerà un’azione e noi avremo come contraltare un mercante in più che potremmo prelevare dalla nostra riserva.
Non esistono azioni a reale costo zero che si possano mettere in atto ai danni di un altro giocatore. Infastidire un avversario, darà a noi un beneficio, ma fornirà a lui un piccolo bonus come contropartita.
Sta a noi decidere se la mossa che abbiamo in mente sia a reale vantaggio nostro o sia troppo onerosa e porti, nei fatti, un vantaggio al nostro avversario.
La bellezza e l’eleganza di Hansa Teutonica si sublima proprio in questa meccanica. Il “blocco” delle tratte è centrale per avvantaggiarsi. Ma la mappa è congegnato in modo tale che risulta impossibile bloccare tutto. E’ quindi necessario investire parte dei propri sforzi nel migliorare alcune abilità della propria plancia personale in sinergia con la propria strategia a lungo termine.
Anche le condizioni di fine partita sono variabili: è chiaro quindi che le strategie migliori saranno, alla fine quelle che riusciranno meglio ad adattarsi allo sviluppo del gioco ed alle immancabili interferenze dei nostri avversari.
Gioco che dà il meglio di sè al crescere del numero dei giocatori e che sicuramente ha bisogno di alcune partite di rodaggio per poterne capire le reali potenzialità e profondità.