Creature Comforts è un gioco per 1-5 giocatori ideato dalla designer canadese Roberta Taylor e portato in Italia da Little Rocket Games.
Siamo delle operose famigliole di ricci, volpi, tassi e altri animaletti del bosco che, durante gli otto mesi che precedono l’inverno, si adopereranno per rendere quanto più ospitale e confortevole possibile la nostra amata casetta. Chi di noi riuscirà a rendere più accogliente e gradevole la propria dimora?
Creature Comforts mischia in maniera fluida varie meccaniche fondendole in un unicum lineare e piacevole.
Nel gioco abbiamo, di base, un piazzamento lavoratori con acquisizione risorse che poi saranno utilizzate per giocare carte dalla propria mano, possibilmente in modo da creare combo redditizie al calcolo dei punti finali. A tutto ciò si aggiunge un piazzamento dadi che attiva gli spazi azione prescelti.
La peculiarità e novità portata da Creature Comforts è che la scelta degli spazi azione sui quali piazzare i nostri simpatici ani-meeple non ne garantirà l’effettiva attivazione. La scelta dell’azione non sarà ad “informazione completa”: per risolvere l’azione, oltre al posizionamento del nostro lavoratore, dovremo anche assegnare a quello stesso spazio un dado con un certo particolare valore ovvero, più di un dado con un particolare pattern di risultati.
Croce e delizia stanno nel fatto che al momento del piazzamento, non tutti i dadi saranno già stati lanciati: ecco che si viene a creare una certa tensione data dall’azzardo nella scelta dell’azione sulla quale puntare.
Vediamo, a sommi capi, come si svolge un turno.
Ciascun giocatore lancia il proprio set di dadi personali (i “dadi famiglia”) e piazza i propri lavoratori sui vari spazi disponibili sul tabellone.
Alcuni spazi permettono di acquisire sviluppi, altri di barattare risorse, altri ancora di pescare carte comfort.
Alcuni degli spazi azione variano di turno in turno, rendendo disponibili nuove risorse o facendone sparire altre (dopotutto, avete mai trovato funghi in piena estate?); tutti possono scegliere liberamente il da farsi: gli spazi non sono esclusivi quindi più giocatori possono condividere la stessa casella.
Una volta che tutti i meeple sono stati posizionati, il giocatore di turno lancia i dadi comuni i cui valori dovranno essere utilizzati, successivamente, anche dagli avversari.
A turno, si proverà ad assegnare i dadi nel miglior modo possibile per attivare gli spazi prescelti, a seconda del requisito richiesto. Qualora non si riesca ad attivare qualche lavoratore, si guadagna comunque un token “lezione da imparare”, che funge da modificatore del valore dei dadi, da spendere liberamente nei round successivi.
Con le risorse ottenute si possono giocare miglioramenti xxx o carte comfort: guadagneremo azioni opzionali aggiuntive o bonus a fine partita.
Al termine dell’ottavo mese (round) la famigliola che tra sedie a dondolo, coperte, zuppe, conserve, sciarpe di lana e berretti, avrà confezionato l’habitat più accogliente per il rigido inverno, sarà la vincitrice!
Già il titolo del gioco dà una chiara idea su come sia l’esperienza e il feeling durante la partita. Non vi saranno sfide all’ultimo sangue, colpi bassi, duelli all’ultimo fungo o tiri mancini per l’ultimo gomitolo di lana disponibile.
L’esperienza di gioco è il non plus ultra del relax. Ciascun giocatore dovrà, con le proprie e sole forze, ottimizzare al massimo la sua casetta, cercando di combinare al meglio le carte comfort che avrà a disposizione fin dall’inizio per poi cercare di affiancarne mano a mano altre che diano buone combo e quindi una nutrita saccoccia di punti vittoria.
A mettere un pizzico di pepe, ci pensa quel meccanismo simil push your luck che è dato dal piazzamento dei lavoratori alla cieca. I nostri animaletti potrebbero essere costretti a tornare a casa con un nulla di fatto!
L’interazione diretta è quasi assente e si estrinseca nella possibilità di rubarsi qualche carta sviluppo o qualche carta confort che siano a disposizione nel pool comune. Amanti della coltivazione solitaria del proprio orticello: fatevi avanti!
Creaure Comforts si propone come un family game: nel suo target è certamente un titolo di ottimo livello che, oltre ad un flusso di gioco semplice (ma non banale) e lineare, ha un suo notevole valore aggiunto dato dallo splendido artwork grafico.
L’illustratrice, la talentuosa Shawna J.C. Tenney, riesce a calarci perfettamente nei panni dei nostri operosi animaletti con illustrazioni azzeccate e che strizzano l’occhio anche ai più piccoli. Il risultato è un’ambientazione molto sentita, cosa non così scontata in giochi german-style.