Escape your house Spy Team è un escape room da 3 a 6 giocatori portato in Italia da Cranio Creations e perfetto per tutta la famiglia. Non sapete cosa sia un escape room? Un gioco in cui, in squadra, dovrete risolvere enigmi e rompicapi, scoprire indizi segreti per arrivare poi alla soluzione finale!
Siete abituati ad affrontare escape room nelle quali immaginare di dover scappare da castelli stregati, da apocalissi zombie, da navi spaziali infestate di sanguinari alieni? Con Escape your house Spy Team il grado di coinvolgimento ed immedesimazione sarà portato a livelli mai visti perché dovrete riuscire a fuggire proprio da casa vostra!
Voi, lo sappiamo bene, non siete voi… ma siete nella realtà i componenti della famigerata e insospettabile SSSS (Super Squadra Segreta di Spionaggio) ed oggi, il vostro obiettivo sarà quello di svignarvela al più presto perché… no… niente spoiler! 😊
Qualche dettaglio in più sui componenti?
Le carte sono telate e di ottima fattura e grammatura, con chiare indicazioni, fruibili anche dai più piccoli (la scatola recita infatti 8+ e siamo pienamente d’accordo anche per la tipologia di indovinelli e rompicapi proposti).
Per partire, fulminei, con la prima missione dovrete prima esservi assicurati che un componente della SSSS si sia procurato due comuni pile a bottone tipo AG13 perché, è pur vero che il timer ed il lucchettone di plastica non sono indispensabili… ma diciamola tutta: questa chicca da sola sarebbe degna del più ambito degli stretch goals di una campagna KS!
Le sei missioni disponibili sono, nel dettaglio:
Prima missione, seconda missione, terza missione, quarta missione, quinta missione e, non ci crederete, sesta missione! 🙂
Nessuno spoiler o rischio anticipazione se vi “riveliamo” che la prima missione sarà sostanzialmente una prova introduttiva che fungerà anche da tutorial guidato. Ma anche in questo primo capitolo avrete il vostro bel daffare.
Il setup è rapido e semplice e le regole sono ben spiegate in un fascicolo composto da quattro chiare facciate. Aspetto di rilievo è che il giocatore che si occuperà del setup potrà anch’esso rimanere nella SSSS e cooperare attivamente per la vittoria.
Altra peculiarità di Escape your house è che i vari enigmi, indizi e prove, saranno fisicamente disseminate qua è là per la vostra casa. Dovrete inizialmente dividere gli ambienti di gioco in 10 aree (che non dovranno essere necessariamente stanze diverse) e una carta di un’area non dovrà mai spostarsi dalla sua zona.
Se abitate in una casa su più piani, preparatevi a qualche corsetta su e giù dalle scale e a qualche urlo a pieni polmoni per farvi sentire dagli altri vostri colleghi che saranno in altre zone con i vari pezzi di uno stesso “puzzle” da comporre. In questo senso l’indicazione di un minimo di 3 giocatori ha una sua logica.
Una volta risolti gli enigmi e sbloccate via via le aree successive, la vostra caccia di concluderà una volta recuperata la chiave del lucchetto che sbarra la via d’uscita.
Inserite il timer prima che il countdown termini, girate la chiave e… fuggite!
Le caratteristiche di questo gioco, la tipologia di rompicapi e prove proposte unite alla durata contenuta, fanno di Escape your house un perfetto family game. Più che focalizzarsi sulla difficoltà dei rompicapi (cosa abbastanza comune nelle altre escape room) qui si ha a che fare quasi con una sorta di team-building. La cooperazione è sicuramente la chiave del successo e, tenendo un tenore di sfide non altissimo, anche i più piccoli potranno divertirsi quanto se non più di noi adulti.
Nota di merito per la produzione: chi di voi urla al sacrilegio avendo tra le mani un gioco legacy che, per sua natura, richiede di rovinare qualche carta non si proccupi.
Già nella confezione sono fornite delle carte di riserva e, se ciò non bastasse è possibile scaricare le carte da deturpare e stamparle da sé, così da preservare integro ed intonsa ogni parte del gioco!
Parlare di longevità per un gioco di questo tipo potrebbe non aver molto senso. Nella realtà essendo un perfetto family che fa divertire soprattutto i più piccoli, non ci sarà da stupirsi se, una volta terminate le sei missioni a disposizione, vi verrà richiesto di rigiocare ad una sfida già testata.
Dopotutto, come per le fiabe: la magia non è tanto nel conoscere o meno il finale quanto nel ripercorrere passo passo la storia e sentirsi parte della storia stessa. E in questo Escape your house coglie nel segno.
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