Citadels è un gioco di bluff da 2 a 8 giocatori di Bruno Faidutti edito in italiano in edizione rivisitata ampliata e corretta da Asmodee Italia.
Correva l’anno 2002 e, ad una affollata “CON” di zona, l’occhio di un allora giovane EsploraTobey cadde su un tavolo da gioco con sopra un ventaglio di personaggi splendidamente disegnati e qualche illustrazione in vago stile neogotico (o giù di lì…): davanti a me si palesava una delle prime copie in circolazione di Ohne Furcht und Adel – Citadels: e fu subito amore!
Citadels è entrato di prepotenza nell’olimpo dei classici tra i boardgame moderni, quasi universalmente riconosciuto come il capolavoro assoluto di Bruno Faidutti.
Questa rinnovata edizione unisce quello che, più o meno vent’anni fa, era il gioco base e aggiunge un mix tra l’espansione Dark City e una serie di nuove carte personaggio e carte quartiere che arricchiscono e danno nuova linfa e varietà al gioco proponendo anche più setup base che danno tagli diversi alla singola partita.
Nel suo modulo base, si utilizzano otto carte personaggio scelte a turno a partire dal primo giocatore – il Re. Questa è infatti la particolarità che ha introdotto Faidutti nel suo gioco: la chiamata dei vari personaggi in ordine predefinito e non secondo turni dei vari giocatori.
Ciascun dei personaggi ha un’abilità speciale: nello specifico, consideriando i personaggi del gioco originale, troviamo:
Si può facilmente notare che i personaggi con abilità dirette vanno più di altri ad interagire con altri giocatori e sono i primi ad essere chiamati in gioco.
Ecco quindi che il ladro non potrà mai derubare l’assassina. L’unico giocatore ad essere sicuro che le sue rendite siano preservate dal furto sarà proprio chi sceglie l’assassina; ma in tale situazione il bonus di essere primo ad agire avrà come contraltare un’abilità speciale che non dà un diretto beneficio al proprio orticello ma va semplicemente a colpire un avversario, facendogli saltare il turno.
Si instaura in tal modo un sottile gioco di bluff e contro-bluff nel cercare di individuare chi abbia scelto cosa.
Lo scopo del gioco è riuscire ad accumulare ori a sufficienza per edificare 7 o 8 distretti nella propria città, a seconda della modalità che si scelga di utilizzare per porre fine alla partita. I distretti possono limitarsi a dare qualche rendita in denaro se abbinati alla scelta di un particolare personaggio nel round in corso, o attribuire bonus permanenti in caso dei cosiddetti quartieri unici.
Il regolamento è scritto in maniera chiara e non presenta particolari eccezioni. Le partite scorrono velici e lineari, senza inutili complicazioni: per questo Citadels è sicuramente un ottimo entry level per chi si è da poco affacciato al mondo dei giochi da tavolo: poche regole e, soprattutto col mazzo base, facilmente assimilabili. Citadels offre anche un’ottima scalabilità: in pochi giocatori le partite si risolvono velocemente in quanto si cerca di costruire il prima possibile il numero di distretti che fa scattare la condizione di fine partita. Al crescere di pretendenti la partita rallenta un po’, arrivando circa all’ora e la ricerca di una rapida chiusura viene calmierata dalla necessita di avere un pool di quartieri che garantiscano un buon bottino di punti vittoria.
Grazie alla scalabilità ottima di questo gioco, la meccanica principale di bluff funziona benissimo già a partire da 2 giocatori, questo lo rende sicuramente un plus per quei giocatori che amano i giochi di bluff e che spesso giocano in due.
Anche in un altro gioco di carte edito da Asmodee Italia vi avevamo parlato della meccanica di bluff che girava benissimo già in 3 giocatori: non ve lo ricordate? Parliamo ovviamente di Love Letter. Qui trovate la nostra recensione completa.