Bonfire è un gioco per 1-4 giocatori, ideato da Stefan Feld ed edito dalla casa editrice Pegasus Spiele.
Noi, gnomi delle foreste abbiamo visto spegnersi i falò sulle torri delle città. Abbiamo bisogno della loro luce e della loro energia. Siamo accorsi dalle Guardiane, creatrici e custodi dei falò e le abbiamo pregate di aiutarci. Per dimostrare la nostra buona fede, ci siamo impegnati a completare alcuni compiti che loro ci hanno assegnato. Ecco che allora, recuperata la loro fiducia, torneranno dalle isole lontane in cui si erano rifugiate e riaccenderanno i sacri falo.
Vi abbiamo incuriosito vero? Eccoci allora nel cuore della recensione di Bonfire: vediamo il regolamento e le nostre impressioni!
Con Bonfire ci troviamo davanti ad un corposo eurogame a tutto tondo. Ciascun giocatore dovrà guidare la sua squadra di gnomi cercando di completare quanti più compiti possibili, accendere il maggior numero di bonfire (falò) e far tornare le guardiane cosicché, sfruttando dei portali di luce, possano salire verso la città, tornando alla loro antica dimora.
Tutto questo ci darà, chiaramente, punti vittoria in perfetto stile feldiano. Il giocatore che riuscirà a mixare sapientemente le varie possibilità che il gioco mette a disposizione sarà il vincitore.
Il motore di tutto in Bonfire sta nella plancia giocatore in cui si hanno a disposizione una manciata di tessere da posizionare in stile domino. Piazzandone una nella griglia a disposizione otteniamo i tre segnalini raffigurati più segnalini bonus per ogni simbolo, dello stesso tipo, adiacente al token appena piazzato.
Ciascuno dei sei tipi di segnalino dà la possibilità di fare una specifica azione:
A turno potremo poi spendere i segnalini ottenuti per eseguire le relative azioni.
Sarà inoltre possibile scegliere azioni bonus, per le quali non sono richiesti segnalini da pagare:
Completare una missione reclamandone i punti vittoria che saranno conteggiati a fine partita e inviare uno dei propri “novizi” all’Alto Concilio, dove otterremo dei bonus aggiuntivi.
Prendere una nuova tesserina da collocare nella nostra plancetta giocatore per ottenere nuovi segnalini.
Il countdown di fine partita inizia quando un certo numero di novizi, che dipende dal numero dei giocatori, è stato inviato all’Alto Concilio; a questo punto non resta che tirare le somme dei punti vittoria guadagnati.
Dopo alcuni giochi leggermente sottotono (o, come potranno dire i maligni, fatti uscire per onorare pregressi impegni contrattuali), Bonfire si posiziona, se non nell’olimpo feldiano, nei giochi più riusciti dell’autore.
La parte tattica è predominante rispetto alla controparte strategica, anche se in questo gioco più che in altri di Feld, si percepisce un senso di crescita e di perseguimento di un obiettivo che viene portato avanti turno dopo turno. L’interazione è poca e di tipo indiretto, ma fatti propri alcuni meccanismi e dinamiche si riesce anche ad ostacolare i propri avversari con scelte mirate di azioni con il giusto tempismo.
Gli amanti dei german puri, potrebbero storcere un po’ il naso, essendo presente anche una parte di aleatorietà, data dall’uscita delle carte gnomo che possono aiutare molto in alcuni casi o essere completamente inutili in altre. Da aggiungere anche che nell’esplorazione delle varie isole alla ricerca dei compiti assegnati delle guardiane, le offerte richieste perché queste missioni ci vengano affidate, sono date da una pesca casuale, altro fattore che aumenta la casualità.
A nostro avviso, questa piccola parte di imprevedibilità è quella che dà al gioco quel pizzico di variabilità e anche di longevità che fa di Bonfire un gioco da avere assolutamente in collezione!
Stefan Feld è uno degli autori più conosciuti. Magari se l’argomento vi interessa vi potremmo parlare in futuro di qualcuno dei suoi giochi più di successo ma per il momento ci limitiamo a citarvi qui di seguito alcuni dei suoi giochi più noti:
E voi quale inserireste? Diteci cosa ne pensate e noi prepareremo presto la nostra recensione da pubblicare qui!