LAMA è un gioco competitivo per 2-6 giocatori ideato da Her Majestät Reiner Knizia, pubblicato dalla Amigo e localizzato in italiano da Giochi Uniti.
In LAMA la nostra unica preoccupazione sarà quella di liberarci quanto prima possibile di tutte le carte della nostra mano per non ritrovarci nella condizione di doverle “pagare” tutte a fine round. Tecnicamente il titolo corretto del gioco sarebbe L.A.M.A., un acronimo che però funziona nel solo idioma teutonico (“Lege Alle Minuspunkte Ab”), e che sta più o meno a significare “Scarta tutti i punti negativi”.
Per tutta questa recensione, non ce ne vogliate, scriveremo semplicemente LAMA, anche perché il simpatico mammifero sputacchioso che appare col suo sorriso beffardo tra le carte e nella copertina della scatola, ci sta ben più simpatico!
La scatolina tascabile contiene al suo interno:
Il setup di LAMA è praticamente istantaneo. Si mischia il mazzo di carte e se ne distribuiscono 6 a ciascun giocatore, si gira la prima carta del mazzo di pesca a formare la pila degli scarti e si mettono i gettoni a disposizione di tutti i giocatori. Si parte!
Nel suo turno ciascun giocatore deve svolgere una tra tre azioni disponibili:
Il round ha termine quando un giocatore ha scartato tutte le sue carte oppure tutti i giocatori si sono ritirati. A questo punto si passa al conteggio dei punti negativi.
Ogni carta rimasta dà punti negativi pari al suo valore (contata una sola volta per ciascun valore); i lama valgono ben 10 malus!
Ciascun giocatore prende i gettoni in base ai punti negativi che si ritrova sul groppone; per chi fosse riuscito invece a giocare tutte le sue, può anche scartare un gettone tra quelli presi nei round precedenti (da notare che è quindi possibile scartare un singolo gettone nero da 10 punti!)
I round si susseguono finché un giocatore non ha raggiunto 40 punti negativi. Il vincitore sarà chi ha accumulato il minor numero di punti negativi.
LAMA è un veloce e semplice filler che può essere proposto a chiunque: immediato, semplice da spiegare, rapido da giocare, senza tempi morti e con la giusta dose di fortuna che dona variabilità ad ogni singola partita.
Mettiamoci però ad analizzare con un po’ di attenzione in più una partita: ci accorgeremo presto che il gioco, o meglio, quel furbacchione di Knizia, ti porta sempre ad essere in bilico tra due scelte contrapposte… vediamo di spiegarci meglio: supponiamo di avere in mano molte carte con lo stesso valore. Potremo decidere di ritirarci, in quanto i set di carte uguali contano solo una volta nell’attribuzione di malus: questo ci garantirà pochi punti malus, visto che sbarazzarsi di tante carte uguali non è così banale. La scelta di fermarci, di contro, darà agli avversari il vantaggio di poter meglio decidere la sequenza con cui giocare le loro carte, riuscendo ad ottimizzare maggiormente la giocata.
Una delle domande che vi fare più spesso giocando a LAMA è: rischio? Il fatto che la pila possa, al massimo, avanzare di una unità per ogni giocatore dà una minima parte di controllo, o meglio, di stima sul valore che possa essere in cima al pozzo quando sarà nuovamente il mio turno. E’ quindi possibile abbozzare una mini strategia a breve termine che mi faccia supporre quale sia la miglior carta da giocare. In maniera del tutto analoga, quando mi trovassi nella situazioni di non poter scartare più nulla, sarò attanagliato da un altro amletico dubbio: pesco una carta, sperando sia quella che mi serve per proseguire il gioco o mi fermo, conscio di “pagare” tutto quel che mi rimane in mano. Il rischio è quello che la carta pescata, vada ad aggiungersi alla zavorra che già non riesco a smaltire!
Altro punto non banale: qualora riuscissimo a scartare tutte le carte in mano, potremo liberarci di un gettone malus. Quel gettone potrà essere anche un gettone nero da 10 punti negativi: si crea in tal modo una tensione via via crescente: i primi round di gioco filano tranquilli; non si fanno particolare calcoli e tutto scorre liscio fino alla fine della manches. Nei round successivi, mano a mano che la nostra “dotazione” di gettoni neri saremo più propensi a rischiare, pescando carte, nella speranza di riuscire a fare cappotto!
Perché vi consigliamo questo gioco?
LAMA è stato spesse volte associato ad “UNO”: certamente ne condivide alcuni aspetti, legati alla possibilità di scartare carte dalla mano. L’autore ha però inserito un livello di sfida (elevato quasi a psicologia del gioco!) per cui questo titolo va ben oltre.
La semplicità delle regole e la iper trasportabilità ne fanno un titolo fruibile praticamente in ogni dove e con qualsivoglia platea di giocatori( o improvvisati tali).
Grafica asciutta e pulita, rapporto prezzo / divertimento / rigiobabilità / fruibilità assolutamente ottimo.
Scalabilità buona: in due giocatori si presta a qualche piccolo ragionamento aggiuntivo; al crescere dei contendenti tende ad essere più simpaticamente caciarone!