Grimm Masquerade è un gioco di bluff e deduzione da 2 a 5 giocatori ideato dalla triade Tim Eisner, Ben Eisner, James Hudson e portato in Italia da Cranio Creations.
Maschere affascinanti e misteriose, volti celati e penetranti occhi indagatori che scrutano tra i presenti. Sontuosi e sfarzosi vestiti impreziositi da ricami, merletti e lapislazzuli che brillano al lume traballante di centinaia di candele. Gli archi suonano un rondò e una giga. Valzer e quadriglie si alternano in un turbinio di festante allegria e divertimento.
Non siamo nel mezzo di un romanzo di Jane Austen e neppure al Gran Ballo di Carnevale del Doge, in uno dei magici saloni di Palazzo Ducale a Venezia.
Siamo nell’altrettanto fiabesco ballo in maschera organizzato nel castello della Bestia.
A questa serata di gala sono presenti, oltre all’anfitrione, anche altri personaggi delle fiabe dei fratelli Grimm: Cappuccetto Rosso, Tremotino, il Lupo Cattivo, Hansel, la Regina Cattiva, Cenerentola e la Bella Addormentata.
Una volta entrati nel gran salone delle feste, la vostra identità, come per incanto, sarà a tutti celata. A ciascuno il compito di rivelare chi si celi dietro le altrui maschere senza farsi scoprire!
Ai giocatori viene attribuita casualmente una delle sei identità segrete. Ogni personaggio ha indicati due Artefatti: uno positivo (Dono) ed una negativo (Rovina).
Ad ogni turno i giocatori pescano la prima carta del mazzo Artefatti: potranno scegliere se tenerla per sé o assegnarla ad un altro giocatore. Nella seconda ipotesi, dovranno pescare una seconda carta e obbligatoriamente tenerla nel proprio pool.
Se di fronte a noi ci ritroviamo con due carte artefatto uguali, siamo tenuti a dare un indizio ai nostri avversari: se abbiamo collezionato due artefatti Rovina, saremo eliminati dalla manches e il giocatore che ci ha amabilmente appioppato la seconda carta rovina guadagnerà un gettone Rosa (1 PV). Se invece la coppia non ci è fatale, dovremmo posizionare un nostro token sul tabellone in corrispondenza del personaggio che ha quel preciso artefatto fatale.
Stessa cosa dicasi nel caso in cui ci troviamo ad avere un tris: se si tratta del nostro Dono, vinciamo subito la manches, altrimenti dovremmo indicare nel tabellone di non essere il personaggio a cui si rifà quel Dono.
Opzionalmente dopo la pesca, potremmo decidere di compiere un’azione extra, scartando una coppia di artefatti:
Il vincitore sarà colui il quale, alla fine del terzo round, avrà accumulato più Rose.
I designer hanno creato un gioco che, a partire da un’ambientazione fiabesca, ci fa calare subito nella parte. Le poche e semplici regole della modalità base consentono a chiunque di approcciarsi a questo titolo e dopo una breve spiegazione iniziare subito a giocare, senza che ci si trovi svantaggiati nel confronto con avversari più navigati ed esperti su questo titolo
Abbiamo parlato di modalità base perché, per aumentare la varietà e la profondità del gioco, il regolamento propone anche delle varianti che limitano il fattore s* dato dall’assoluta alea che sottostà alla pesca degli Artefatti.
Con le varianti “Scommesse”, “Tesori” ed “Abilità speciali”, Grimm Masquerade, acquista quel pizzico di strategia in più che giocatori più navigati o che hanno alle spalle più partite nella modalità base non potranno che apprezzare.
Va anche detto che il gioco avendo una durata piuttosto contenuta consente di essere proposto a chiunque, senza timore di risultare pesante o di fagocitare l’intero pomeriggio o serata.
Menzione d’onore va sicuramente fatta per la grafica e l’iconografia del gioco: illustrazioni splendide che ci trasportando letteralmente dentro il mondo delle fiabe dei fratelli Grimm senza però minare in alcun modo la chiarezza e la leggibilità dei componenti di gioco.
Ultimo pro che va messo in risalto: nonostante di possano essere delle eliminazioni durante i vari round, i giocatori smascherati continuano in realtà a giocare e diventano vere e proprie mine vaganti per i giocatori superstiti, potendo, tra l’altro, smascherare gli avversari e guadagnare conseguentemente PV.