Botanik è un gioco per due giocatori portato in Italia da Asmodee in cui vestirete i panni di una delle due squadre della dottoressa Beatrix Bury, eclettica e visionaria scienziata che è riuscita nell’impresa di generare cibo meccanicamente!
In un universo parallelo dal vago sapore punk, dovrete essere abili, capaci e, soprattutto, non disdegnare qualche colpo basso da parte del team rivale.
La posta in gioco è alta: essere la prima squadra che riuscirà a perfezionare il ” macchinario genera cibo” più completo ed efficiente, così da salvare la popolazione di Forharms da un mondo ormai contaminato da ruggine e vapori tossici!
Colleghiamo tutto alla sorgente e … via con patate stellari, mandarini di Orione e piante subtropicali da fare crescere rigogliose!
In Botanik, come prima cosa, va fatta menzione d’onore alla scatola. Dimensioni ridotte (e per nulla sovradimensionate) e un organizer sagomato che contiene alla perfezione tutti i componenti. La portabilità del gioco ne trae giovamento così come i nostri scaffali… 🙂
Le tessere quadrate che andranno a comporre il nostro sofisticato aggeggio sono di un ottimo cartone spesso e solido e la plancia di gioco, dalla grafica minimal, una volta ripiegata, assume le sembianze del diario di appunti di sua eminenza grigia, dott.ssa Bury!
Degno di nota anche il token “primo giocatore”: una miniatura finemente cesellata che riporta nei due lati l’effige dei due team in competizione.
Il setup di Botanik potremmo definirlo praticamente istantaneo. Ci basterà aprire il diario della dottoressa Beatrix, posizionare nella riga centrale 5 tessere scelte a caso tra le 65 a disposizione, piazzare di fronte a noi la nostra tessera Sorgente e saremo pronti alla sfida!
In ciascun round, a turno, dovremmo scegliere una tessera tra un pool di tre a disposizione.
Potremo decidere di posizionarla in uno slot vuoto nella riga davanti a noi così da “prenotarla” o di coprire con essa una delle tessere della riga centrale, per cambiare i pattern giocabili in quella fila.
Più nel dettaglio, sarà possibile posizionare una tessera nel nostro lato di plancia se è soddisfatta una di queste due condizioni:
Per ciascuno dei cinque colori in gioco è presente anche una tessera bonus “Meccabotanico” che può essere utilizzata per accaparrarsi una delle tessere della fila centrale, altrimenti impossibili da guadagnare.
Una volta prenotate le tessere nel nostro lato, l’unico modo per farle nostre e integrarle al nostro sistema idraulico di partenogenesi meccanica, sarà quello di posizionare una tessera nella riga centrale così da cambiare tipologia o colore e “sganciare” di conseguenza quelle che non rispettano più i vincoli di posizionamento.
Da qui la potenzialità di interazione “cattiva” del gioco: riuscire a liberare i vari tasselli dal nostro lato, mantenendo bloccati quelli del nostro avversario.
Una volta che la tessera prescelta sarà a nostra disposizione, dovremo posizionare il nostro bottino di modo che sia adiacente ad almeno una delle altre tessere già presenti nel nostro macchinario, secondo semplici vincoli piuttosto immediati e naturali da tener in considerazione.
Al termine della partita, quando tutto il set di tubi e tubetti sarà stato scoperto, si procede al calcolo dei punti. Sarà importante aver raggruppato le varie tubature per colore, aver, di tanto in tanto, qualche fiorellino qua e là (mettete fiori nei vostri tuboni…), vezzo che darà punti extra, e aver fatto crescere piante di fiori o di verdure alimentate da tubature dello loro medesimo colore.
Da una prima lettura del regolamento, la sensazione è di avere a che fare con un semplice gioco di posizionamento tessere.
Già alla prima partita, ci si rende conto che il meccanismo introdotto di “prenotazione” conferisce a Botanik una certa profondità che stuzzicherà i più esperti e smaliziati.
L’interazione non è diretta, pur essendo un gioco per due giocatori, ma un uso attento e ragionato delle tessere a disposizione può dare parecchie soddisfazioni e nel contempo creare non pochi grattacapi all’avversario.
La compontente grafica si distingue per uno stile sempre ben ordinato e pulito. Le illustrazioni di Franck Dion usualmente poetiche e sognanti (qualcuno ha detto Dixit?) si intrecciano, in Botanik, con fantasiosi macchinari, colori cupi e desaturati e creano una sorta di atmosfera di lirismo onirico che si amalgama perfettamente all’ambientazione del gioco.
Il fattore aleatorio, dato dalla pesca casuale, chiaramente presente, ma ben calmierato dalla presenza di un set iniziale di tre opzioni tra cui scegliere che danno anche la possibilità di pensare a strategie a breve termine, soprattutto in ottica di disturbo dell’avversario.
Altra nota positiva è che la possibilità di ideare strategie solo a brevissimo termine, evita il problema della paralisi da analisi data da pensatori compulsivi; ciò fa sì che una partita si attesti in media su una durata che raramente supera i venti minuti!
Botanik fa parte di una linea di giochi per 2 soli giocatori che si caratterizza per la durata contenuta (30 minuti), l’età dei giocatori (da 10 anni in su) e anche per il packaging comune tra le scatole (tutte simili tra loro) che le rende perfette da essere disposte nei ripiani della vostra collezione.
Oltre a Botanik, i giochi che fanno parte della serie sono: