Marco Polo II agli ordini del Khan: il ritorno a Venezia

Oggi parliamo di Marco Polo II: agli Ordini del Khan, il sequel del gioco da tavolo edito da Giochi Uniti nel 2015 in cui il famoso mercante italiano rientra dalla Cina a Venezia.

Volete rivivere il viaggio di ritorno di Marco Polo da Pechino (o meglio Beijing) alla madre patria?
Pensate di essere in grado di mercanteggiare spezie, tessuti, oro, pietre preziose meglio di chiunque altro?
Volete anche voi sentirvi un po’ come i concorrenti di Pechino Express e viaggiare lungo la via della seta? O, più banalmente, amate alla follia la meccanica della gestione dadi?

Insomma, se vi riconoscete in almeno una delle categorie di cui sopra, con Marco Polo II avrete pane per i vostri denti.

Agli ordini del Khan: ripercorrendo la Via della Seta

Marco Polo II: agli ordini del Khan è un gioco edito da Giochi Uniti, che scala in modo ottimale da due a quattro giocatori e che vi saprà regalare due orette di simpatico arrovellamento cerebrale!

Personaggi da impersonare che conferiscono abilità diverse, disposizione casuale di tutti i bonus delle città visitabili della plancia, carte azione sempre diverse di partita in partita.

Tante variabili per creare mix sempre nuovi che assicureranno ottima longevità e rigiocabilità.
I personaggi diversi creano quel po’ di asimmetria che porta il giocatore a dover elaborare strategie sempre diverse e la variabilità dei bonus città, delle carte azione, dei mercati e dei… dadi, renderanno sempre unica e stimolante ogni singola partita.

Marco Polo II: cosa cambia rispetto alla prima edizione?

Rispetto al primo capitolo della saga, tra le varie modifiche, è stata inserita una nuova risorsa: la giada.
Merce preziosa ed elegantemente integrata nello schema consolidato di gioco: durante tutta la partita fungerà in pratica da elemento bonus.

L’esperienza ludica risulta essere più ad ampio respiro rispetto al primo capitolo. L’angoscia di riuscire a viaggiare di città in città e dunque concludere contratti commerciali, sarà meno pressante.
La vostra materia grigia sarà messa a dura prova, ma almeno avrete la sensazione di aver combinato qualcosa a fine partita, anche se la frase “Avessi avuto un altro turno, avrei potuto fare una combo assurda!”, risuonerà puntualmente sulla vostra testa.

Forum, blogger, youtuber, analisti, psicologi, ludomani (o ludopatici!) hanno dibattuto sul fatto che questo secondo capitolo del fortunato gioco della coppia Tascini-Luciani, potesse essere una mera operazione commerciale.
Il nostro punto di vista qual è: semplicemente è un gran bel giocone!
Dovessimo azzardare la nostra ipotesi: forse gli autori erano gelosi che, parlando del collega Uwe, si levasse, immancabile, il dibattito se fosse migliore Agricola o Caverna e hanno voluto creare una situazione analoga. 🙂
Come scriveva Oscar Wilde, con libera parafrasi: nel bene o nel male, l’importante è…
Lasciamo ai posteri (o meglio, a voi giocatori) l’ardua sentenza!

A breve troverete la nostra recensione completa qui!